Introduzione
Nei numeri precedenti abbiamo sottolineato l’importanza vitale della Lectio Divina. In questa sede affrontiamo il tema della lettura spirituale che si differenzia dalla Lectio sia perché non si limita alla Sacra Scrittura sia perché non si conclude necessariamente con un momento di preghiera.
Forse non ci rendiamo sempre conto dell’importanza di questa pratica per la nostra vita spirituale. Gli impegni quotidiani rischiano di relegarla all’ultimo posto, preceduta da tante altre occupazioni che sembra opportuno privilegiare nel fragile e delicato equilibrio dei nostri ritmi di vita.
Pertanto questo aspetto della nostra esistenza merita attenzione e ha un impatto notevole sul nostro itinerario spirituale. Prendiamo atto di come il cammino spirituale di molti santi sia stato condizionato da certe letture. Basti pensare ad esempio all’impatto che le Confessioni di Sant’Agostino e il Terzo Abecedario di Francisco De Osuna hanno avuto sulla conversione di Santa Teresa d’Ávila. Oppure ricordiamo il posto occupato dall’Imitazione di Cristo nel cuore e nella vita di Santa Teresa di Lisieux, o ancora la rivelazione interiore che ebbe Edith Stein leggendo la Vita di Teresa d’Ávila.
Possiamo allora affermare che difficilmente la sola lettura e meditazione delle Sacre Scritture possa bastarci, anche se ogni lettura spirituale degna di questo nome non può non farvi riferimento in un modo o nell’altro. Qui di seguito presentiamo le diverse ragioni dell’importanza della lettura spirituale per poi affrontare questo tema da un profilo pratico.
Conoscenza indispensabile
Tutti sanno per esperienza quanto sia difficile amare ciò che non si conosce o che si conosce poco e male. Questo vale per le relazioni umane, ma forse ancora di più per la nostra relazione con Dio. La conoscenza dipende dall’amore. La lettura spirituale riveste un ruolo importante nella nostra crescita spirituale, che è il riflesso di una crescita nella fede, nella speranza e nella carità. Dio è vicino nel rivelarsi e nel contempo totalmente Altro. Se non nutriamo a sufficienza la nostra conoscenza di Lui, il nostro amore è destinato ad affievolirsi e non potrà né crescere né fortificarsi.
Inoltre le vie di Dio ci sono spesso estranee (cfr. Ez 18, 25) o perlomeno difficili da capire (cfr. Is 55, 8-11). Anche se non si tratta di controllare la nostra vita spirituale, né di pretendere di capire Dio e la sua Saggezza (che ci supera infinitamente), tuttavia è utile un minimo di comprensione delle vie spirituali per la nostra vita interiore. La fede non può crescere senza il contributo di un’intelligenza nutrita e illuminata. Non commettiamo quindi l’errore di privarci della saggezza che ci offre la Chiesa attraverso il Magistero, la scienza dei santi e il carisma che Dio dona ad alcune persone, anche nostri contemporanei, per svelare le sue vie. Poter attingere umilmente e con riconoscenza a questi tesori che Dio ci offre attraverso la sua Chiesa è proficuo e vantaggioso.
La battaglia dei pensieri
Constatiamo inoltre che la nostra intelligenza è quasi permanentemente in attività. Non siamo in grado di sospendere questo processo, ma siamo responsabili di come essa viene alimentata. Se le forniamo nutrimento di qualità, basato su ciò che desideriamo profondamente (Dio), la nostra intelligenza non continuerà a disperdersi in pensieri inutili, secondari o addirittura nocivi e la sua attività avrà un effetto estremamente benefico sulla nostra vita quotidiana e anche sul nostro tempo di preghiera. Il nostro desiderio di Dio, di crescere nella santità, di perseverare nella fede e far conoscere e amare Gesù sarà così alimentato e fortificato. Ne trarremo così maggiore forza per condurre la buona battaglia della fede, invece di impantanarci in questioni secondarie. In Cachés dans l’amour (Nascosti nell’amore) leggiamo: «La lettura spirituale è un pilastro della vita contemplativa. Senza una lettura spirituale regolare è difficile progredire sul cammino verso Dio. Ogni negligenza in questo ambito si vendica immediatamente. Diventa Più difficile vivere alla presenza di Dio e la preghiera si riempie di distrazioni.»
Ricordiamo anche che se abbiamo particolare difficoltà a raccoglierci o se ci sentiamo vuoti o distratti durante l’orazione può essere utile fare un po’ di lettura spirituale per riorientare i nostri pensieri a Dio.
Consigli pratici
Le due questioni di ordine pratico che si pongono sono il tempo e la scelta delle letture.
La questione del tempo è ovviamente complessa. Essa dipende in larga misura dalle nostre condizioni di vita, dal nostro temperamento e dalla fase in cui ci troviamo. Ci permettiamo tuttavia di proporre qualche osservazione.
Non si tratta necessariamente di leggere molto e a lungo. Una lettura breve può essere feconda se corrisponde a ciò che stiamo vivendo e il tema motiva la nostra anima sostenendola nella sua crescita. Deve poi essere ben orientata, sapendo che lo scopo di queste letture non è quello di accumulare conoscenze. La conoscenza può infatti alimentare l’orgoglio. La lettura spirituale ha come obiettivo il progresso spirituale. A volte l’ostacolo risiede nella difficoltà di porsi un limite. Non si tratta di conoscere tutto e nemmeno di leggere qualsiasi opera buona in circolazione, ma di concentrarsi su ciò che fa del bene alla nostra anima. È meglio cinque minuti di lettura attenta e nutriente piuttosto che una grande quantità di libri letti ingordamente. Inoltre se abbiamo fra le mani un libro che appassiona veramente il nostro cuore riusciremo sicuramente a trovare un momento disponibile fra le nostre mille occupazioni. Ovviamente se abbiamo la possibilità di leggere spesso, magari un po’ tutti i giorni, la nostra vita interiore ne guadagnerà… Altrimenti può essere utile riservare un momento settimanale o mensile specifico destinato alla lettura spirituale.
Per quanto riguarda la scelta delle letture, oltre al fatto di tenere conto di ciò che ci conviene nella fase in cui ci troviamo (ciò che può essere oggetto di scambio con il nostro accompagnatore spirituale), alla lunga è utile discernere la sensibilità della nostra anima e attingervi in modo particolare, a costo di rileggere un’opera o un autore già largamente conosciuto e frequentato. In poche parole puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità…
Chiediamo allo Spirito Santo di condurci in questa pratica così salutare e aiutiamoci in questo ambito a condividere per esempio di tanto in tanto su questo tema…
La citazione
«Chi conosce nella verità, ama nel fuoco!» Sant’Angela da Foligno
Per approfondireSoltanto per oggi
Libri
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Il “Libro di Vita” è il testo fondante della spiritualità della Comunità. Puoi scaricarlo in francese qui oppure ordinarlo da Editions des Béatitudes. Il testo in italiano sarà disponibile prossimamente.
«Cachés dans l’amour» di Wilfrid Stinissen, estratti:
«Non accontentarti di una lettura rapida e superficiale, ma leggi con calma e lascia al testo il tempo necessario per illuminare la tua intelligenza. Fermati un istante quando ti imbatti in qualcosa che ti colpisce particolarmente. Concediti brevi pause per interiorizzare ciò che hai appena detto.»
«Leggi con un cuore aperto e umile, con intenzioni pure, al fine di imparare a conoscere meglio la sua volontà e a compierla. Non leggere per curiosità né per accumulare conoscenze per impressionare gli altri.»
«L’esperienza ci insegna che può essere utile avere più di un libro tra le mani, magari due o addirittura tre, e di leggerli alternativamente a seconda delle disposizioni interiori.»