Perché questo bollettino?
Eccovi il primo bollettino «Il EST LÀ!”, voluto per incoraggiare e aiutare i fratelli e le sorelle della Comunità delle Beatitudini a vivere la preghiera contemplativa. Attualmente questo aspetto appare come una priorità. In questi ultimi anni la Comunità ha sviluppato un’ammirevole generosità nel servizio e nell’apostolato. Questa generosità potrà resistere all’usura del tempo ed essere vissuta in maniera adeguata e feconda senza generare stanchezza soltanto se si fonda su una vita di preghiera, «vocazione centrale della Comunità» (Libro di vita), e in modo particolare sulla fedeltà di ognuno alla preghiera contemplativa personale. Il Libro di vita afferma che «la Comunità riconosce nella vita d’adorazione la propria grazia principale» e ci domanda di riservare ogni giorno, nella misura del possibile ma con grande determinazione e fedeltà, un’ora del nostro tempo a questo scopo.
La vita d’adorazione, cioè la possibilità concreta di entrare sempre più profondamente nell’intimità divina, è il più grande regalo che abbiamo ricevuto dallo Spirito Santo e il tesoro che ci preme maggiormente comunicare attraverso i nostri apostolati.
Nel suo Trattato della preghiera e meditazione Pietro d’Alcantara, uno dei più fedeli sostenitori di Teresa d’Ávila così si esprime: «Nella preghiera si purifica l’anima dai peccati, si alimenta la carità, si conferma la fede, si rafforza la speranza, si rallegra lo spirito, si struggono le viscere, si purifica il cuore, si scopre la verità, si vince la tentazione, fugge la tristezza, si rinnovano i sensi, si vivifica la virtù infiacchita, si allontana la tiepidezza, si consuma la ruggine dei vizi; in essa non mancano scintille vive di desiderio del cielo, tra le quali arde la fiamma del divino amore.» Forse non sempre sperimentiamo tutto questo, ma alla lunga queste parole si dimostrano proprio vere. «La nostra vita varrà quanto vale la nostra adorazione» ha detto Marta Robin.
Nella santa impazienza dell’amore desideriamo, come si legge nella primitiva regola del Carmelo, «gustare in un certo modo nel nostro cuore, sperimentare nel nostro spirito la forza della divina presenza e la dolcezza della gloria dall’alto non soltanto dopo la morte, ma anche in questa vita mortale».
Certamente non c’è fedeltà alla preghiera contemplativa senza momenti di aridità a volte dolorosi, di povertà, di confronto con la nostra miseria più grande. Fa parte del cammino. La preghiera contemplativa è un cammino di trasfigurazione, ma è anche un cammino di umiltà e di povertà. La fedeltà nella ricerca prioritaria dell’unione con Dio nella preghiera costa fatica ed è a volte arida, ma non vogliamo rinunciarvi per nessuna ragione al mondo, anche perché è Dio stesso che ce lo chiede e, in seguito, perché è lì e da nessun’altra parte che troviamo la pace, la vera felicità, le consolazioni che ci spronano nel duro combattimento, nonché la fecondità del nostro apostolato.
Con umiltà vogliamo anche riconoscere che, indipendentemente dal cammino già percorso, è sempre «necessario imparare a pregare, quasi apprendendo sempre nuovamente quest’arte dalle labbra stesse del Maestro divino, come i primi discepoli: «Signore, insegnaci a pregare!» (Giovanni Paolo II, Nuovo Millennio Ineunte).
La «formazione continua» è una necessità in tutti gli ambiti esistenziali, ma in modo particolare nella vita di preghiera: «è l’anima della vita cristiana ed è condizione di ogni autentica vita pastorale» (id). Non abbiamo mai finito di imparare a pregare, dobbiamo avere sempre il desiderio di pregare meglio, in modo più puro, più ardente, più capace di farci toccare Dio per ottenere quel cuore nuovo promesso dalla Scrittura.
Questo bollettino si prefigge di rispondere a questa esigenza essenziale e di mantenere viva nel cuore di tutti i comunitari la sete di preghiera e la determinazione di perseverare in essa senza mai scoraggiarsi, come ci invita a fare il Signore stesso in Lc 18,1.).
Temi e rubriche
Il bollettino affronterà diversi temi. Senza voler essere esaustivi e voler definire tutto fin dall’inizio, vogliamo preparare un elenco che verrà completato man mano. Questi temi saranno affidati a diversi membri della Comunità che forniranno il loro contributo. Ecco qualche tema che pensiamo di affrontare nei prossimi numeri:
– Che cosa significa la vita di unione con Dio per la Comunità di oggi? In che cosa la preghiera contemplativa rappresenta la grazia principale della Comunità? Che cosa significa per noi seguire la scuola del Carmelo?
Affronteremo gli atteggiamenti fondamentali che rendono feconda la preghiera e le « Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Donec nec placerat tortor, eu accumsan elit. Praesent eu imperdiet erat. Nulla vel tempus massa. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adi- difficoltà che si possono incontrare. Parleremo anche della lectio divina, del nostro legame con Maria e di altro ancora.
Non si tratta ovviamente di imporre a tutti lo stesso stile o gli stessi metodi di preghiera. Occorre rispettare la libertà di ognuno in questo ambito e la normale evoluzione della vita spirituale, in base alla quale la pratica della preghiera contemplativa può cambiare a seconda dei periodi della vita. Desideriamo semplicemente offrire cibo solido, ricordare alcuni elementi essenziali, togliere gli ostacoli inevitabili, risvegliare un desiderio, incoraggiare la fedeltà alla nostra vocazione.
La redazione vi invita a farle avere le vostre reazioni, i vostri suggerimenti, i vostri pareri affinché questo bollettino risponda alle esigenze e alle aspettative attuali dei comunitari. Non esitate quindi a intervenire, a suggerire temi, a proporre contributi affinché questo bollettino non rimanga l’opera di pochi, ma sia il risultato di contributi di tutta la Comunità.
Oltre a un articolo di fondo su un tema principale, nei futuri numeri troverete una rubrica «Per approfondire» con suggerimenti per una lettura o altre risorse per approfondire il tema affrontato. Ci saranno anche citazioni, a volte brevi testimonianze o altro a seconda di ciò che apparirà utile allo scopo di questo bollettino.
Affidiamo questo lavoro alla preghiera di ognuno di voi.
La Citazione
«Voglio essere fedele, molto fedele alla preghiera contemplativa quotidiana, nonostante le aridità, la noia, il disgusto che potrei percepire… Nonostante le parole sprezzanti, scoraggianti, minacciose che il demonio mi ripeterà! … Nei giorni di confusione e di grandi tormenti mi dirò: Dio lo vuole, la mia vocazione lo richiede, questo mi basta!” » Marthe Robin
Per Approfondire…Soltanto per oggi
Piccolo esercizio spirituale
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Un film |
* Il Libro di Vita è il testo fondamentale della spiritualità della Comunità. Puoi scaricarlo qui in francese oppure ordinarlo da Editions des Béatitudes. La versione in italiana sarà disponibile prossimamente.